Nel sito del Ministero dell’Ambiente è presente la documentazione relativa alla Valutazione di impatto Ambientale (V.I.A.) del Potenziamento autostradale e della tangenziale di Bologna tratto Borgo Panigale – San Lorenzo avviata in data 28/01/1999. Link al sito del Ministero http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/988/1244
(link diretto al documento in versione pdf)
Decreto del Ministero dell'Ambiente di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Potenziamento autostradale e della tangenziale di Bologna tratto Borgo Panigale-San Lorenzo
DSA-DEC-2000-0005370 - (04/10/2000)
Dal documento, pag. 3 si trova il riferimento al DIVIETO DI ESECUZIONE DI ULTERIORI INTERVENTI DI AMPLIAMENTO, (è il Ministero che lo dice!)
“Considerate le specifiche previsioni di piano come sopra sintetizzate, è dunque necessario prevedere la possibilità di adottare schemi gestionali innovativi dell’intera direttrice infrastrutturale in oggetto (autostrada e tangenziale) che ne consentano anche nel medio termine un uso ottimale e adeguato alle caratteristiche del traffico, atteso che all’intervento in oggetto non potranno seguire ulteriori interventi di ampliamento della carreggiata, dal momento che i ristretti margini disponibili saranno esauriti dall’attuale adeguamento.”
Inoltre a pag. 15 del documento è possibile trovare esplicitamente riferimenti alle prescrizioni riguardo l’ISTALLAZIONE DI STAZIONI DI MONITORAGGIO e dell’INCREMENTO DI FASCIATA BOSCATA lungo il percorso della tangenziale. Sappiamo bene come è andata a finire!
“QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
6) Atmosfera
6.1 al fine di superare i limiti evidenziati e fornire adeguate garanzie relativamente alla compatibilità dell’intervento sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico, si ritiene necessario avanzare le seguenti prescrizioni:
a) incrementare l’estensione della fascia boscata che dovrà essere realizzata in modo da massimizzare la biomassa; la profondità di tale fascia di norma non dovrà essere inferiore ai 30 metri e dovrà essere opportunamente ampliata in corrispondenza di significative presente antropiche, coerentemente con quanto prescritto sotto il profilo paesaggistico-vegetazionale; tale fascia potrà essere particolarmente efficace per l’abbattimento del particolato che, in relazione ai rilevanti incrementi di traffico pesante previsti soprattutto sull’autostrada (già oggi rappresentano circa il 30% del traffico complessivo), potrà subire ulteriori aumenti nel breve-medio periodo.
b) introdurre due stazioni di monitoraggio degli inquinanti primari e secondari, la cui localizzazione sarà oggetto di verifica del Nucleo Tecnico Metropolitano di valutazione sull’inquinamento atmosferico della Città metropolitana di Bologna (in linea di massima all’altezza di via del triumvirato e in prossimità di San Donnino); gli inquinanti da monitorare dovranno comprendere almeno il CO, il PM10, il PM2,5, il NO2 ed il benzene; tali stazioni dovranno essere integrate con la rete di rilevamento di Bologna e con il sistema informativo telematico sul traffico della tangenziale-autostrada; la gestione dovrà essere concordata e oggetto di successiva convenzione tra Soc. Autostrade e Comune di Bologna; …”