Alla Presidente della Camera dei Deputati On. Laura Boldrini
Bologna, 25 aprile 2017
L'aria di Bologna è una delle più inquinate d'Europa. Che senso ha allargare un'autostrada a meno di tre chilometri dal centro della città? Lettera aperta.
Il 25 aprile scorso, a Bologna, durante la commemorazione della Resistenza, lei ha citato questa frase di Piero Calamandrei: “La libertà è come l’aria, ci accorgiamo quant’è preziosa nel momento in cui ci manca”.
L'aria che i bolognesi respirano quotidianamente, purtroppo, è una delle più inquinate d'Europa, secondo gli studi pubblicati annualmente dall'Agenzia Europea per l'Ambiente. Nei primi tre mesi del 2017 le centraline di rilevamento dell'ARPAE a Bologna hanno registrato 24 sforamenti delle polveri sottili, con punte fino a 5 volte oltre i limiti di legge. È noto che il traffico veicolare è uno dei maggiori responsabili dell'inquinamento dell'aria, in quanto produce un terzo delle polveri sottili e oltre la metà degli ossidi di azoto, con conseguenze gravi sulla salute umana.
Partendo da questo quadro assai poco rassicurante, ci si aspetterebbe che le istituzioni mettano in campo tutte le azioni necessarie per contenere l'inquinamento, favorendo lo sviluppo del trasporto pubblico locale e disincentivando l'uso dell'automobile. Ebbene, a Bologna si fa esattamente il contrario: i nostri amministratori, infatti, hanno accettato un progetto di ASPI denominato “Passante di Bologna” che prevede il potenziamento dell'asse autostrada-tangenziale. Si tratta di aggiungere da 4 a 6 corsie a un nastro d'asfalto che già oggi è largo cinquanta metri per tredici chilometri, che passa ad appena tre chilometri dal centro storico della città e, in molti tratti, a pochi metri dalle abitazioni. Questo progetto porterà a un aumento del traffico e dell'inquinamento in un'area fortemente urbanizzata che già oggi soffre i problemi descritti poc'anzi.
Numerose istituzioni locali, fra cui ARPAE, AUSL, l'Ordine dei Medici e lo stesso Comune di Bologna, hanno criticato il progetto giudicandolo lacunoso e insufficiente, specialmente per quanto riguarda la corretta valutazione degli impatti sull'ambiente e sulla salute. Il progetto è infine fortemente divisivo anche sul piano politico, tanto che alcuni consiglieri regionali e comunali hanno presentato un esposto all'ANAC, paventando una violazione del codice degli appalti.
Anche se non rientra nei suoi compiti istituzionali vigilare su politiche che spettano al governo e alle amministrazioni locali, le chiediamo di esercitare le sue prerogative informando la Camera dei Deputati su quanto sta succedendo, e chiedendo che questo progetto, e più in generale la politica dei trasporti, sia oggetto di un esame attento e scrupoloso alla luce di un principio irrinunciabile: qualunque progetto infrastrutturale che aumenta i rischi per l'ambiente e per la salute umana deve essere dichiarato insostenibile e rigettato.
Noi cittadini, organizzati in comitati e associazioni, abbiamo già avviato il nostro percorso di resistenza, e continueremo a resistere in tutte le sedi che la legislazione ci mette a disposizione. Ci sentiremmo però rassicurati e confortati se l'aula in cui siedono i nostri rappresentanti facesse sentire la sua voce su un tema che riguarda in primo luogo la salute dei cittadini, cioè uno dei diritti di rango costituzionale scaturiti dalla Resistenza che oggi abbiamo celebrato.
Speriamo inoltre ci possa fornire l'opportunità di incontrarLa per meglio far capire le nostre motivazioni.
Cordiali saluti
Firmato
Coordinamento dei Comitati contrari al Passante di Bologna
www.passantedimezzonograzie.it
Associazione A.MO Bologna
www.amobologna.org
Documenti di approfondimento:
Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto “Passante di Bologna”: http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1651/2830
Rapporto critico sul progetto: http://www.amobologna.org/index.php/documenti/10-rapporto-sul-passante-autostradale-di-bologna-un-opera-inutile-dannosa-e-anacronistica